09 giugno 2025

Anita Bathia all’Assemblea dei fondi pensione negoziali 2025: “L’Europa deve ripartire dalla sostenibilità”

Anita Bathia è Segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite e vicedirettore esecutivo di UN WOMAN dal 2019. Prima di iniziare a far parte di UN WOMAN, Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’enpowerment femminile, ha avuto una brillante carriera presso la Banca Mondiale ricoprendo diversi ruoli dirigenziali. È una delle persone più autorevoli e riconosciute a livello mondiale quando si parla di sviluppo sostenibile, finanza inclusiva, empowerment femminile e impatto sociale. Abbiamo avuto il piacere di averla nostra ospite e di intervistarla sul palco dell’Assemblea dei fondi pensione negoziali 2025, l’evento annuale dell’Associazione che si è svolto lo scorso 7 maggio a Roma presso Spazio Novecento. Di seguito riportiamo l’intervista realizzata in collaborazione con la giornalista di We Wealth, Chiara Samorì.

 

Mrs Bathia Lei vive tra Washington e New York, quali sono le tendenze geopolitiche che incideranno maggiormente sull'economia mondiale nei prossimi dodici mesi?

Quando siamo a Washington la risposta a questa domanda può dipendere dalla persona con cui parli, perché può cambiare se si parla a un certo gruppo, a una certa élite di persone piuttosto che a un’altra. Ad esempio, se da una parte sono ci sono quelli fortemente avversi alla Cina e che condannano il massiccio export cinese, dall'altra parte c'è un altro gruppo di persone che invece ritiene necessario, per la competitività degli Stati Uniti e per il settore manifatturiero, arrivare ad un accordo con il gigante asiatico.

In ogni caso, però, ciò che è assolutamente chiaro, che si appartenga al gruppo A o al gruppo B, è che il mondo - l'attuale ordine globale - sta subendo un riassetto, un cambiamento repentino: perché si è passati dalla globalizzazione a una deglobalizzazione. È un mondo complicato nel quale vivere e praticamente dobbiamo navigare a vista. Quindi devo dire in tutta onestà che non so quello che succederà, perché gli effetti delle politiche ancora non si possono vedere in questo senso. L’unica cosa che posso davvero dire a tutti è: allacciatevi la cintura. Perché l'unica cosa certa è che ci sarà ulteriore incertezza.

Grazie, grazie Anita. Veniamo all'Europa. Quali sono le opportunità strategiche per l'Europa, per poter affermare una nostra leadership globale?

Attirare talenti attraverso l'immigrazione costituisce uno strumento veramente strategico. Soprattutto per l'Europa, che è un continente vecchio e colpito da un notevole invecchiamento della popolazione. Quindi bisogna attirare i giovani dall'Africa e dall'Asia. Attuare il programma che è stato finora realizzato dagli Stati Uniti. Riuscire ad attrarre menti brillanti dalla Cina, dall'India e anche dagli Stati Uniti, per avere una forza lavoro virtuosa a disposizione si rivelerà fondamentale. Un’altra variabile importante riguarda poi gli investimenti in infrastrutture. L'Europa è stata un leader per quanto riguarda l'energia pulita e le energie rinnovabili, e deve continuare su questo cammino.

Infine, vorrei sottolineare qualcosa che in effetti esula dalla geopolitica in senso stretto: l'importanza dei valori. L'Europa, quando è stata fondata, è stata fondata sull'idea di pace. Ci sono pochissime altre parti del mondo dove possiamo trovare valori così importanti come quelli sui quali è stata costruita l'Europa: ovvero la democrazia, la libertà, lo Stato di diritto, i diritti umani. Questi sono i valori importanti che vanno appunto incoraggiati e su cui bisogna far leva, perché questi valori hanno anche un importante valore di mercato.

Nel corso della mattinata abbiamo più volte parlato dell'importanza di sostenere l'economia reale e quindi il private credit anche tramite investimenti di investitori istituzionali, come i fondi pensione. In che modo questi finanziamenti riescono a generare un impatto sostenibile e positivo nell'economia reale?

È molto importante investire nelle piccole e medie imprese, perché le piccole e medie imprese creano nuovi posti di lavoro ed è soprattutto lavoro inclusivo, dove trovano un ruolo positivo anche le donne. Quindi, in questo modo, si supportano le società e le comunità. Si sostiene e si costruisce dalle fondamenta proprio l'economia reale dei paesi.

Un’ultima domanda. Chi dovrebbe, secondo Lei, Anita, riscrivere le regole del gioco nel mondo contemporaneo: i governi, gli algoritmi dell’intelligenza artificiale o le donne?

Questa è una domanda eccezionale, ma non credo di poter scegliere solo uno dei tre perché viviamo in un mondo interconnesso ed è importante la collaborazione e l’interazione di tutti e tre i soggetti che hai nominato. La cosa più importante, quindi, è la collaborazione. La cosa più importante è rinunciare agli interessi individuali a favore invece dell'interesse collettivo, dell'interesse sociale. E per favorire la crescita economica e uno sviluppo sostenibile ora più che mai è fondamentale investire nel ruolo delle donne nel lavoro e nella società. Ringrazio anche il Presidente di Assofondipensione, Giovanni Maggi, perché nella sua relazione ha parlato approfonditamente di ESG: dobbiamo ricordarci che non abbiamo un pianeta B e che lo sviluppo sostenibile per tutti noi è l’unica via percorribile.

 

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