L'inverno demografico italiano mette a rischio la sostenibilità delle nostre pensioni future. Ecco tutti i numeri della previdenza complementare, le categorie di lavoratori più a rischio e le proposte avanzate al Governo Meloni dalle Parti sociali
Per le Parti sociali è importante rilanciare le adesioni alla previdenza complementare negoziale con un nuovo periodo di silenzio-assenso – come accadde nel 2007 - e una “adeguata campagna informativa e istituzionale” per spiegare ai cittadini i vantaggi dell’iscrizione ai fondi pensione. Fondamentale sarebbe pure favorire maggiormente una fiscalità agevolata, allargare la previdenza complementare ai settori che ne sono ancora privi – come il comparto sicurezza e le partite IVA – e promuovere “le condizioni perché i fondi investano maggiormente nell’economia reale del Paese, prediligendo il sostegno alle infrastrutture, anche sociali”. Molto c’è da fare. E il faro dovrà essere sempre l’art. 38 della nostra Costituzione: “I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”. Buon lavoro (e buona pensione) a tutti.
Nei giorni scorsi alcune testate giornalistiche hanno rivolto accuse denigratorie contro il mese dell'educazione finanziaria. Assofondipensione ha ritenuto opportuno rispondere ad esse manu propria
Il XXII Rapporto annuale dell’Inps, presentato alla Camera dalla commissaria straordinaria Micaela Gelera, evidenzia che il 56% della spesa per trattamenti pensionistici va agli uomini con assegni del 36% superiori a quelli delle lavoratrici. Cosa si può fare? Ne parliamo con la Prof.ssa Paola Fersini, attuario e docente di Matematica Finanziaria presso la Luiss Guido Carli, esperta in gender gap pensionistico
Anita Bathia è Segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite e vicedirettore esecutivo di UN WOMAN dal 2019. Prima di iniziare a far parte di UN WOMAN, Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’enpowerment femminile, ha avuto una brillante carriera presso la Banca Mondiale ricoprendo diversi ruoli dirigenziali. È una delle persone più autorevoli e riconosciute a livello mondiale quando si parla di sviluppo sostenibile, finanza inclusiva, empowerment femminile e impatto sociale. Abbiamo avuto il piacere di averla nostra ospite e di intervistarla sul palco dell’Assemblea dei fondi pensione negoziali 2025, l’evento annuale dell’Associazione che si è svolto lo scorso 7 maggio a Roma presso Spazio Novecento. Di seguito riportiamo l’intervista realizzata in collaborazione con la giornalista di We Wealth, Chiara Samorì.